giovedì 9 aprile 2015

Recensione "Stai con me in ogni respiro" di Jay McLean






Buonasera lettori! Settimana scorsa mi è arrivato questo libro (gentilmente spedito dalla Fabbri) e l'ho finito di leggere il giorno stesso, ma tra una cosa e l'altra ho rimandato la recensione fino ad oggi. Lo so, sono una ritardataria cronica. Comunque, eccola qui finalmente!


Titolo: Stai con me in ogni respiro
Autrice: Jay McLean
Casa Editrice: Fabbri Editore
Pagine: 336
Trama: Chloe e Blake si incontrano, anzi, si scontrano, per caso, una notte. Lui sta fuggendo dalla solitudine e dai propri pensieri. Lei da un tipo che non sembra avere buone intenzioni. Blake la salva e da subito si sente attratto da questa ragazza strana, affamata di vita ma abituata a tenere chiunque a distanza. Eppure, quando sei giovane dovresti afferrare tutto quello che il destino ti offre. Correre incontro al domani, bruciare tappe e traguardi, ubriacarti di emozioni e sogni a occhi aperti. Scoprire e sperimentare ogni cosa che ti circonda, o che hai anche solo sentito nominare. Senza mai fermarti, senza mai smettere di sperare, di desiderare, di crederci... Ma c’è un motivo per cui Chloe non permette a nessuno di avvicinarsi: sulla sua vita c’è un’ombra, una malattia che non lascia scampo. E lei, quando se ne andrà, vuole farlo in punta di piedi, per non ferire nessuno… Il giorno in cui incontra Blake non ha la minima idea che quella sarà la loro svolta, l’attimo capace di sconvolgere le loro esistenze e ribaltare le loro prospettive, per sempre. A mano a mano che lo conosce, però, non riesce più a fare a meno di lui. Per Chloe è il momento di trovare la risposta a una domanda pesantissima: esiste un amore capace di dare senso al dolore più grande?


Recensione di Vale!

Avete presente quei libri che iniziano male, e vanno avanti ancora peggio? Ecco, per fortuna questo non è uno di quei libri. All'inizio devo ammettere che ci sono rimasta male, perché l'amore a prima vista.. bleah. Non fa per me, mettiamola così. Stavo cominciando a pensare di mettere giù il libro e leggere qualcos'altro, ma la scrittura scorrevole mi ha trattenuta e sono più che felice di avere continuato a leggere. Pian piano infatti il libro si è ripreso, lasciando un po' in disparte quel colpo di fulmine che non mi piaceva affatto e rendendo la relazione un po' più "matura". La scrittura ha continuato ad essere scorrevole, nonostante non si notassero differenze tra la prima persona di Chloe e quella di Blake, cosa piuttosto antipatica ma sopportabile.


Nella vita non conta quanti anni hai, ma quanta vita c'è in quegli anni.

I personaggi invece sono stati piuttosto interessanti. L'autrice ha cercato di renderli reali attraverso i propri problemi, cosa a tratti riuscita e a tratti no. Le loro emozioni, i loro pensieri, non sono infatti ben realistici e definiti come potrebbero essere.
Blake e Chloe si incontrano una sera, in circostanze un po' particolari. Lui sente subito una forte attrazione per questa ragazza, nonché l'istinto di proteggerla. Lei sente la stessa attrazione ma vuole allontanarlo da sé come con tutte le persone della sua vita (a parte Clayton, il suo migliore amico). Nonostante voglia tenerlo lontano da sé, va a fare colazione con Blake e la sera stessa lo bacia. Un modo efficace di tenerlo lontano, come no.
Quindi si avvicinano sempre di più, abbastanza da far venire fuori dei sentimenti sensati, una volta tanto. Nonostante ciò c'è sempre qualcosa di "irreale". Qualche esempio? Lei dice di voler tenere lontani tutti, ma passa tanto tempo con la sua famiglia adottiva e non fa segreto del fatto che vuole bene a tutti. E lui, dopo aver saputo che lei gli ha nascosto per un po' il fatto che ha un tumore, non si arrabbia neppure un attimo, non si sente neppure toccato dal fatto che abbia tenuto la cosa segreta, ma corre subito in suo aiuto! Ma è umano, ha una personalità, o è stato creato per sostenere lei? Bho.
Tra l'altro la madre di lui dopo essere stata un'alcolista per parecchi anni va dagli alcolisti anonimi e, nonostante all'inizio del libro lui dice di averla vista mezza ubriaca e con un bicchiere di non so che cocktail alcolico...Booom! È sobria da sei mesi! E non ne vuole parlare col figlio perché, insomma, che senso ha dirgli che è tornata ad essere una madre decente? Ma ovviamente dopo dieci minuti di macchina con Chloe torna da Blake e gli apre il cuore. E, magicamente, si scopre anche che lei era una delle migliori amiche della mamma e della zia di Chloe (entrambe morte), ma per un qualche motivo lei non lo sapeva.

Cooooooomunque. A parte questi dettagli, vorrei precisare che il libro non è un brutto libro, ma una lettura abbastanza piacevole in fin dei conti. È scritto bene e fa emozionare, ma l'autrice non ha fatto attenzione a quei dettagli che rendono un libro reale, tangibile, che ti danno l'impressione di essere parte della storia. Fa ridere, piangere e commuovere. È anche scorrevole, abbastanza da farti girare una pagina dopo l'altra. Ma avrebbe potuto dare molto, molto di più. È come se l'autrice avesse il talento necessario ma non lo mettesse in pratica, ed è una cosa che mi dispiace parecchio. Insomma, se volete un libro leggero che vi faccia emozionare ma non vi impegni troppo va bene, ma se volete qualcosa di serio, realistico o profondo non posso consigliarvelo.

Nessun commento:

Posta un commento